Blade, Canobbio

Rivestimento in Cor-ten della residenza Blade di Canobbio dell'architetto Mino Caggiula

Per l’architetto Mino Caggiula “Progettare significa rielaborare ciò che abbiamo assorbito per trovare soluzioni nuove. Blade è il prodotto dell’esperienza vissuta all’interno di un’opera d’arte dello scultore americano Richard Serra.”

L’architetto ticinese sente come “una grande responsabilità lasciare un segno equilibrato e integrato sul territorio, capace di generare una connessione armonica con lo spazio e il paesaggio circostante.

L’operazione è stata quella di “graffiare” in modo ponderato il terreno collinare attraverso l’inserimento di lame curvate in acciaio Cor-Ten, posizionate in modo da scavalcare prospetticamente la vista del bosco a sud e condurre lo sguardo verso il lago.

Organizzate in due blocchi separati, le unità abitative sono divise da un sistema di lame primarie e secondarie. La distribuzione su due livelli genera anche ampie terrazze, che assumono le dimensioni di veri e propri giardini pensili privati.

Tognola Group, che è promotore e general contractor delle residenze Blade, ha anche sviluppato l’interior design delle ville. Il complesso include inoltre un’area benessere riservata ai residenti, con palestra, sauna e bagno turco, a cui si aggiunge una piscina esterna.

Tutta la struttura sotterranea, il garage con relativa fossa lift, la SPA e la piscina sono stati realizzati con il sistema Vasca Drytech.

Promotore: Tognola Group, Lugano

Progetto: Architetto Mino Caggiula, Lugano

Struttura: Ingegner Alessio Casanova, Pazzallo

Costruzione: GTL, Gravesano

Foto: Paolo Volonté

Vasca Drytech: 2’875 m2

Villaggio Reka, Albonago

Piscina a sfioro del villaggio vacanze Reka di Albonago, con vista sul golfo di Lugano

“Rendere vacanze e tempo libero accessibili a tutti”: è con questo obiettivo che nel 1939 è nata la Cassa svizzera di viaggio (Reka), fondata da imprenditori visionari, sindacati e aziende del turismo e dei trasporti. All’epoca viaggi e vacanze erano appannaggio di un’élite.

Reka nasce con l’intento di renderli accessibili a un numero sempre maggiore di famiglie, inizialmente con un sistema di risparmio finalizzato, poi mettendo a punto proprie offerte di vacanze a prezzi convenienti.

Reka ha ampliato e riconfigurato il villaggio turistico di Albonago con un investimento di 33 milioni di franchi, realizzando 49 appartamenti, due camere d’albergo, un’osteria/pizzeria, una piscina panoramica, un’area wellness, una stazione di biciclette, aree per grigliare e parchi giochi, per circa 270 ospiti.

Drytech ha realizzato tutte le strutture impermeabili del parcheggio, dei sotterranei, delle piscine e dell’area wellness.

Uno dei simboli del villaggio Reka è indubbiamente la piscina a sfioro affacciata sul lago Ceresio, con una vista impareggiabile che abbraccia tutto il golfo di Lugano, l’iconico monte San Salvatore e si spinge all’orizzonte fino al Malcantone. Un privilegio realmente a disposizione di tutte le famiglie.

Progetto preliminare: Itten+Brechbühl, Lugano

Progetto: Charles De Ry Architettura, Paradiso

Struttura: Pianifica, Locarno

Direzione Lavori: Implenia Building, Besso

Costruzione: Imprese Barella, Chiasso e Giovanni Quadri, Cadempino

Vasca Drytech: 5’360 m2

Acquedotto, Mezzovico

Acquedotto di Vira-Mezzovico

Il nuovo bacino di accumulazione e approvvigionamento idrico fa parte del Piano Generale dell’Acquedotto del Comune di Vira-Mezzovico.

Incastonata nel pendio della montagna per minimizzarne l’impatto visivo, la struttura in calcestruzzo Drytech è integralmente impermeabile, ovvero sia all’acqua presente nel terreno, sia a quella raccolta nei bacini interni. Anche le solette, ricoperte dal prato, sono in Vasca Drytech, quindi resistenti anche allo sviluppo delle radici.

La perfetta corrispondenza tra struttura e funzione della Vasca Drytech la rende non solo una solida barriera all’acqua (l’impermeabilizzazione è spessa quanto la struttura), ma anche un sistema durevole, perché predisposto a una manutenzione straordinariamente pratica. Al punto che, nello specifico, un eventuale intervento non richiede lo svuotamento degli invasi e nemmeno l’interruzione del servizio.

Il piano di ammodernamento dell’Acquedotto di Vira-Mezzovico ha interessato anche la rete idrica, rinnovata per portata ed efficienza in tutti i suoi venti chilometri di tubazioni sotterranee.

L’Engineering Drytech ha collaborato già in fase di progettazione con la Lucchini & Canepa Ingegneria, per tutti gli aspetti inerenti l’impermeabilità della struttura.

Struttura: Lucchini & Canepa Ingegneria, Lugano

Costruzione: Implenia Svizzera, Bioggio

Polis, Pregassona

Centro Polifunzionale Polis di Pregassona

La pianta del Centro Polifunzionale Polis di Pregassona è una doppia L che accoglie e abbraccia, valorizzando il senso di apertura verso l’esterno. Un’architettura insieme simbolica e funzionale, che guida i percorsi, crea le aggregazioni e integra il Centro nel tessuto urbano.

La struttura è stata ideata dallo Studio Mario Campi, vincitore del concorso internazionale nel 2008. Il successivo sviluppo dell’opera è stato curato dall’architetto Rosario Galgano, fino all’inaugurazione nel 2021.

Il complesso è un’importante risorsa della rete dei servizi sociali per gli anziani del Luganese.

Al livello inferiore, si affaccia sulla corte l’asilo nido, con la propria area giochi esterna, che contribuisce al carattere intergenerazionale e interconnesso del Centro Polis.

L’ala opposta ospita invece le strutture per la funzionalità del centro: radiologia, parcheggi sotterranei, entrata fornitori, locali tecnici, etc.

Questo livello, parzialmente interrato nel profilo della collina, è realizzato con la struttura impermeabile Vasca Drytech.

Drytech ha realizzato anche il rivestimento impermeabile della vasche della corte, con il manto Drycoat continuo in due colorazioni ottenute dalla miscela di sabbie al quarzo (non da vernici) e perciò resistenti all’esposizione continua agli agenti atmosferici, senza degrado cromatico. 

Il complesso, come ogni nuovo edificio della città, rispetta lo standard energetico Minergie, riducendo fortemente il fabbisogno di energia. Inoltre il Centro Polis è un unicum per l’autoproduzione di energia elettrica, tramite un sistema fotovoltaico integrato (BIPV) che sfrutta sia le superfici orizzontali del tetto, sia quelle delle facciate, attrezzate con ulteriori 1’600 metri2 di pannelli fotovoltaici.

Progetto: Studio Mario Campi

Progetto esecutivo: Architetto Rosario Galgano, Lugano

Struttura: Afry Ingegneria, Rivera

Costruzione: Consorzio GarzoniRizzani De Eccher

Vasca Drytech: 2’900 m2

Scuola dell’infanzia, Torricella

Scuola infanzia di Torricella-Taverne

La realizzazione della Scuola dell’infanzia di Torricella-Taverne si inserisce nella riorganizzazione complessiva di un comparto in cui è prevista la realizzazione di diverse opere pubbliche, scolastiche e sportive.

Lo studio Celoria Architects ha tradotto in una risorsa il vincolo rappresentato da un muro esistente, che lambendo i singoli elementi presenti nell’area ne definisce i rapporti reciproci. Il muro è diventato infatti il soggetto principale dell’intervento, costituendo il basamento dell’edificio e la sede del camminamento pedonale che conduce alla scuola e si collega ai campi sportivi tramite una rampa.

Il podio è interrato per i tre lati rimanenti e ospita i locali tecnici e di servizio in una struttura impermeabile Vasca Drytech.

L’organizzazione planimetrica dell’edificio interpreta le indicazioni funzionali relative all’edilizia scolastica, con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi di circolazione, riducendo al minimo la distribuzione ed eliminando i corridoi.

La composizione astratta del volume viene tuttavia addolcita dall’introduzione di alcuni elementi in qualche modo estranei a tale composta monumentalità, che alludono ad antichi bastioni caratterizzandone l’espressione formale.

Anche se il tocco di tenerezza definitivo alla Scuola dell’infanzia di Taverne-Torricella lo dà la fila di piccoli monopattini colorati parcheggiati sotto il loggiato.

Progetto: Celoria Architects, Balerna

Struttura: Brenni engineering SA, Mendrisio

Costruzione: CSC SA, Lugano

Cunicolo AIL, Agno

Cunicolo AIL Agno-Bioggio

Il Cunicolo AIL Agno-Bioggio per impianti dell’alta tensione costeggia per 4 km il fiume Vedeggio e, in un tratto centrale, è lambito anche dal canale Prati Maggiori.

Proprio in questo punto il percorso della struttura incrocia il canale di scarico del Riale Roncaccio. Per superarlo, il cunicolo si immerge ulteriormente al di sotto dell’alveo fino a – 5 metri dal piano campagna.

Per la posizione particolarmente delicata ed esposta a molteplici pressioni idriche, questo tratto del cunicolo è stato realizzato con una Vasca Drytech totale: ovvero platea, pareti e soletta.

La struttura in Vasca Drytech del Cunicolo AIL Agno-Bioggio ha uno spessore tra i 30 e i 40 cm e i giunti sono stati impermeabilizzati con iniezioni di Resina espandente DRYflex.

Sigillando l’intero spessore del giunto, la resina protegge anche i ferri d’armatura, perché mantiene l’acqua completamente all’esterno del calcestruzzo.

A fronte di eventuali infiltrazioni, il sistema prevede una manutenzione pratica e facilmente gestibile dall’interno della struttura, senza interruzioni del servizio.

La reale possibilità di fare manutenzione concorre alla principale qualità di un’impermeabilizzazione: che è impedire all’acqua di entrare per l’intera vita dell’opera, cioè per 50 – 100 anni nel caso di strutture del genio civile, come prescritto da SIA 272.

Struttura: Ingegneria Comal, Lugano

Costruzione: Implenia, Bioggio

Prospettiva liquida, Coldrerio

Piscina lunghissima

Una piscina lunghissima all’andata e breve al ritorno.

È l’effetto prospettico ideato dagli architetti Mikail Akbas e Massimo Carmellini, che firmano anche la villa sulle alture di Chiasso.

Vista dal lato del trampolino la vasca appare lunghissima e lo specchio d’acqua è protagonista assoluto.

Viceversa, dal lato opposto sono la villa e l’ampio prato a connotare lo spazio, e la piscina – che prima sembrava lunga quanto il portico – si ritrae nel verde.

Il lato est a sfioro e il degradare del prato producono un altro sorprendente effetto, con gli alberi della siepe che sembrano sorgere direttamente dall’acqua.

La piscina faccia a vista è stata realizzata in una struttura in calcestruzzo impermeabile Drytech e impermeabilizzata, a costruzione conclusa, con iniezioni di resina espandente che hanno sigillato i giunti, le fessure di ritiro e i numerosi attraversamenti, come le bocchette di afflusso, gli scarichi e le lampade immerse.

Progetto: Architetti Mikail Akbas, Chiasso and Massimo Carmellini, Balerna.

Costruzione: Garzoni, Lugano

North face, Pregassona

La palazzina progettata da Gieffe Studio ha la facciata rivolta a nord completamente finestrata.

La bella palazzina progettata da Gieffe Studio ha la facciata rivolta a nord completamente finestrata. Le regole sono fatte (anche) per essere infrante.

La scelta è dettata dalla forma del sedime e resa possibile dalle prestazioni dei moderni sistemi e materiali di isolamento termico.

La villa trifamiliare è incastonata in un terreno inclinato esposto a nord-ovest, con una vista a 270° sulla valle del Cassarate, che spazia dai Denti della Vecchia al Lago di Lugano.

Gieffe Studio ha dunque disegnato per le zone giorno delle pareti finestra ultra panoramiche, rientrate e ri-orientate rispetto al fronte dell’edificio, garantendo così agli interni l’illuminazione naturale e una corretta protezione solare in tutte le stagioni e privilegiando la vista delle montagne sulla facciata nord e del lago su quella ovest.

A livello della strada si apre l’autorimessa, collegata ai piani da un ascensore interno, e realizzata con una Vasca Drytech di 700 m2.  L’entrata padronale è invece collocata sul lato sud, all’altezza del terzo piano.

Il disegno razionalista è reso organico dal caldo rivestimento in pietra travertino e dal cangiante riflesso dei monti e del cielo che si proietta sulle grandi finestre e sulle eleganti ringhiere vetrate.

Il taglio e i differenti toni delle pietre alleggeriscono la grande parete continua lato montagna, inserendo armonicamente il volume nel dolce declivio del terreno.

Progetto: Gieffe Studio, Lugano

Struttura: Ing. Lucini Cesare, Paradiso

Costruzione: Gtl, Gravesano

Vasca Drytech: 700 m2

Palazzo comunale, Bioggio

Una struttura brutalista in calcestruzzo rosso rende contemporanea la storica sede del comune di Bioggio. Architetti Bronner e Bruno.

Una struttura brutalista in calcestruzzo rosso rende contemporanea la storica sede del comune di Bioggio.

Opera degli Architetti Lorenzo Bronner e Luciana Bruno, l’intervento ha aggiunto un’ampia scala esterna alla facciata orientale, incorporata in una sottile cornice in cemento armato che riprende il rosso veneziano del palazzo ottocentesco.

Una saldatura perfetta tra passato e presente, ribadita e insieme modernizzata dalle profonde cornici che definiscono i vani delle finestre. Il modulo costante delle aperture sulle facciate del corpo originale, diventa asimmetrico e intermittente sulla nuova facciata, eppure riconoscibile nella griglia accennata dalle saltuarie aperture.

I nitidi marcapiano del corpo originale si collegano alle cornici delle pareti vetrate che inglobano la nuova scala esterna, stabilendo un’ulteriore connessione tra gli stilemi delle due architetture.

In continuità con la parete in calcestruzzo gli architetti Bronner e Bruno hanno disegnato un podio nel quale trova posto l’ampio garage seminterrato per i mezzi della polizia. La soletta del podio è ricoperta da un ampio manto erboso che dialoga con la facciata brutalista.

Due scalinate esterne nello stesso colore della struttura consentono l’accesso al livello d’ingresso. Le pedane dei gradini sono state impermeabilizzate con il manto Drycoat che, grazie alla flessibilità della colorazione al quarzo, ha reso le scalinate perfettamente in tono e integrate con il resto dell’intervento.

Progetto: Bronner+Bruno Architetti, Bioggio

Struttura: Studio d’Ingegneria. Reali Guscetti, Quinto

Costruzione: Taddei, Viganello

Vasca Drytech: 600 m2

Lo Scudo, Stabio

Un edificio che produce ambiente. Lo Scudo di Stabio dell’Architetto Giuseppe Rossi è certificato Minergie-P-ECO

Un edificio che produce ambiente. È la nuova frontiera dell’edilizia, che estende il concetto di sostenibilità alla rigenerazione della biodiversità, stabilendo una connessione attiva e osmotica con il contesto.

Lo Scudo di Stabio dell’Architetto Giuseppe Rossi è certificato Minergie-P-ECO ed è il primo edificio residenziale in Ticino realizzato secondo lo Standard Costruzione Sostenibile Svizzera (SNBS 2.0 EDIFICIO – certificato ORO). Per le scelte innovative che lo caratterizzano, è stato selezionato tra i finalisti degli Active House Awards 2022 in Olanda.

Una sostenibilità che inizia dalla compattezza volumetrica della struttura, funzionale all’efficienza energetica dell’edificio. La costruzione è composta da due impianti. Il primo, in cemento armato riciclato, riguarda il seminterrato, il piano terra e il volume centrale di distribuzione.

L’altro è costituito dai due macro-volumi in legno, dedicati agli appartamenti distribuiti su due piani. Sulla suggestiva copertura in sughero sono incastonate delle tessere vitro-fotovoltaiche: un sistema di produzione di energia rinnovabile che unisce funzionalità e design e rende il palazzo autosufficiente.

Il progetto ha coinvolto anche gli spazi esterni, piantumati con siepi autoctone che attraggono l’avifauna con bacche e ghiande.

La vocazione al dialogo con il contesto si esprime anche attraverso la promozione della mobilità condivisa e green, grazie alla disponibilità di biciclette elettriche e parcheggi con colonnine di ricarica per auto.

General contractor: Luca Bolzani, Mendrisio

Progetto: Arch. Giuseppe Rossi, Mendrisio

Struttura: Ing. Roberto Mondada, Balerna

Costruzione: Garzoni, Lugano

Vasca Drytech: 260 m2