Palestra CPC, Chiasso

La doppia palestra CPC di Chiasso è la vittoria della leggerezza sul peso, dell’interazione sulla separazione, della flessibilità sulla rigidità.

La dualità tra il podio e il volume di copertura della sala è definita da uno stacco, prodotto da un appoggio puntuale sui quattro lati.

Attraverso questa sospensione il volume monolitico appare leggerissimo, al punto da sembrare trattenuto – piuttosto che sostenuto – dalle quattro V della struttura.

Lo stacco mette in relazione lo spazio interno con gli elementi urbani e naturali che circondano la palestra. Un’interazione che la inserisce nel contesto del campus scolastico e culturale, tessendo varie relazioni con gli elementi peculiari del luogo.

L’edificio reagisce alle differenti situazioni e alle divergenze topografiche. A nord presenta una terrazza d’accesso, in relazione agli edifici scolastici e all’accesso dal parcheggio pubblico. A sud una gradinata in rapporto al giardinetto. Una delimitazione del campo stradale e della piazza esistente a est. Si pone infine allo stesso livello del m.a.x Museo e dello Spazio Officina, condividendone la vocazione pubblica.

Il podio è una Vasca Drytech. La coibentazione delle facciate interna e protetta da una listonatura in legno a vista nella parte inferiore e da un rivestimento acustico a pannelli in quella superiore.

Dal profilo energetico l’edificio risponde ai criteri dello standard Minergie.

Committente: Sezione della logistica del Canton Ticino

Progetto: Architetti Nicola Baserga e Christian Mozzetti, Muralto

Struttura: Ingegneri Andrea e Eugenio Pedrazzini, Lugano

Costruzione: Mafledil, Osogna

Vasca Drytech: 2’128 m²

Palazzo Mantegazza, Lugano

Sistema Vasca Drytech per i 5 piani del parcheggio sotterraneo del Palazzo Mantegazza, a 15 metri dal lago, in presenza di un battente di falda di 18,80 metri.

Il sotterraneo è stato realizzato in sottomurazione, utilizzando la tecnica del cassero pensile: dopo il completamento dei setti del diaframma, si getta la soletta del piano campagna, lasciando delle aperture attraverso le quali si scava fino alla quota della soletta -1.

Quindi si cala il cassero già usato per la soletta zero e, una volta giunto alla quota -1, vi si getta la nuova soletta. E così di seguito fino alla platea, al livello -5.

Le pareti della Vasca Drytech sono gettate direttamente contro il diaframma ottenendo in unico getto sia la rifodera, sia la parete stessa.

Progetto: Camponovo Architetti & Associati, Breganzona

Struttura: Studio Ingg. Mantegazza e Cattaneo, Sorengo

Costruzione: Garzoni SA, Lugano

Vasca Drytech: 6’600 m²

Crescent Branca, Melide

Esistono due soli modi per costruire una struttura impermeabile direttamente in acqua: o la classica vasca doppia, o la vasca singola del Sistema Vasca Drytech.

Sono stati realizzati con questo sistema i sotterranei della Residenza Villa Branca di Melide, sulla riva del Ceresio. Un lussuoso crescent composto di 16 appartamenti e 5 penthouse, con terrazze, giardini pensili, vasche idromassaggio e parcheggio al di sotto le livello del lago.

Oltre a consentire la posa subacquea, la Vasca Drytech ha garantito il rispetto delle volumetrie interne previste a progetto, essendo una struttura singola in calcestruzzo impermeabile.

L’Engineering Drytech ha definito la ricetta del calcestruzzo impermeabile subacqueo. A maturazione del getto,  i dettagli costruttivi sono stati impermeabilizzati con l’iniezione di Resina DRYflex, efficace malgrado la presenza di acqua all’esterno delle nuove vasche.

Committente: Chiancianesi & Longoni, Pregassona

Progetto: Archiconsult SA, Lugano per conto di Marco Chiancianesi e Daniele Longoni con la supervisione architettonica di Source Project Manager SA

Struttura: Ing. Alessio Casanova, Pazzallo

Impresa: PromEng SA, Lugano Besso

Vasca Drytech: 2’900 m²

Porta Nuova, Milano

Il masterplan di Milano Porta Nuova è stato firmato dallo studio Kohn Pedersen Fox di Londra, mentre l’esecutivo è opera degli studi Arquitectonica IC di Miami e m²P Associati di Milano, per la committenza di Hines Italia e di Galotti SpA.

3.000 m² sono destinati al Comune di Milano per farne un centro culturale. I quattro livelli sotterranei, realizzati con il sistema di impermeabilizzazione Vasca Drytech, ospitano parcheggi per 2.000 posti auto.

Drytech ha realizzato con il Sistema Vasca Bianca 43.730 m² di strutture sotterranee impermeabili, collaborando con i progettisti di Arup Italia di Milano e coordinandosi con l’impresa CMB per le attività propedeutiche all’impermeabilizzazione che, essendo parallele a quelle del cantiere, sono di fatto state stralciate dal calendario lavori.

Proprietà: Hines< Italia / Gallotti Spa

Progetto: Kohn Pedersen Fox, Londra / Arquitectonica IC, Miami / m²P Associati, Milano

Struttura: Arup Italia, Milano

Direzione Lavori: Ingegner Coppi, Modena

Costruzione: CO,VAR: Sarl, Reggio Emilia

Vasca Drytech: 43’730 m²

Palestra, Massagno

Questa è la storia di una bella scuola elementare degli anni ‘60 che vuole continuare a essere bella nel nuovo millennio. Dove bella significa adeguata alle esigenze della pedagogia moderna.

Con questo obiettivo il progetto degli studi Durisch + Nolli e Giraudi Radczuweit Architetti ha proposto il mantenimento integrale del corpo della scuola disegnata sessant’anni fa dall’Arch. Finzi, aggiornandolo attraverso un processo di risanamento, adeguamento e ampliamento.

Gli spazi sono stati ripensati sulle esigenze della didattica contemporanea, che richiede aule di dimensioni maggiori per consentire un insegnamento dinamico, con spazi flessibili e articolati in diverse zone d’attività.

Il complesso scolastico è stato quindi ampliato e completato con la costruzione di una doppia palestra e della mensa per alunni e insegnanti.

La doppia palestra scavata nel terreno ha consentito di mantenere un volume proporzionato con l’edificio scolastico.

L’ipogeo è costituito da una struttura Vasca Drytech di 4’000 m2, impermeabile sia all’acqua sia al radon.

Il tetto della palestra, sul quale sorge anche la nuova mensa scolastica, è uno spazio completamente accessibile: un grande piazzale pubblico a uso anche della popolazione.

Tra i diversi percorsi d’accesso al livello spicca per qualità architettonica la lunga scalinata perfettamente mimetizzata nelle linee architettoniche della facciata sud.

Il complesso si presenta come un sistema aperto e connesso con la città, con la quale dialoga e interagisce oltre la funzione educativa.

Gli spazi pubblici esterni sono infatti caratterizzati da una grande varietà di luoghi tematizzati: dal parco di betulle al campo da basket, dalla fioriera pensile di lavanda alla lunga vasca/fontana che delimita su un intero lato il piazzale della mensa.

Ma l’integrazione scuola-città è ribadita dalla capillare ricucitura dei collegamenti pedonali che caratterizzano il tessuto urbano di Massagno.

L’area è permeabile e inclusiva e invita ad essere attraversata perché offre percorsi diretti e sicuri.

La scuola diventa una presenza quotidiana per tutta la comunità.

Proprietà: Comune di Massagno

Progetto:
Durisch + Nolli Architetti, Massagno / Giraudi Radczuweit Architetti, Lugano

Struttura: Lurati Muttoni Partner, Mendrisio

Costruzione: Quadri SA, Cadempino

Vasca Drytech: 4’000

Parcheggio Sant’Ambrogio, Milano

In piazza Sant’Ambrogio, a Milano, l’impresa Borio Mangiarotti S.p.A. ha realizzato un parcheggio sotterraneo di cinque piani.

Drytech ha progettato un sistema di impermeabilizzazione del diaframma, basato su Nastri Waterstop Iniettabili.

Rendendo impermeabile direttamente il diaframma non è stato necessario realizzare la parete di rifodera, aumentando così sia il volume interno fino a rispettare i limiti di legge, sia la superficie, ovvero i parcheggi disponibili.

Il Nastro Waterstop Iniettabile per i giunti tra i setti dei diaframmi è un brevetto Drytech che rende possibile la manutenzione del giunto con iniezioni ex-post di resina, eseguite a fronte di eventuali infiltrazioni.

Il nastro Drytech viene posato con una speciale palancola che funge da cassero del setto del diaframma. Il diaframma del parcheggio che fiancheggia la basilica meneghina scende a 22,70 metri di profondità e la posa di una palancola di queste dimensioni ha richiesto una cura particolare da parte dei tecnici dell’impresa, per garantire il perfetto allineamento dei giunti.

A getto ultimato, la palancola viene estratta, dotata di un nuovo nastro e riposizionata per il getto del setto successivo.

La re-iniettibilità della Resina DRYflex garantisce la possibilità di fare manutenzione al diaframma in qualsiasi momento, intervenendo dall’interno della struttura, senza sbancamenti o demolizioni e, soprattutto, senza dover chiudere il parcheggio.

Committente: Comune di Milano

Struttura: Ingegner Domenico Insigna, Milano

Impresa: Borio Mangiarotti SpA, Milano

Vasca Drytech
Diaframma: 5.600 m², h 22.70 m
Platea: 3.300 m²

AET, Montecarasso

La nuova sede amministrativa della AET di Monte Carasso produce più energia di quanta ne consuma.

Da un lato vanta la massima efficienza energetica in ogni componente tecnica all’interno dell’edificio, dall’altro produce energia interamente derivante da fonti rinnovabili.

Un bilancio energetico positivo, coerente con la missione aziendale, che ne fa l’edificio pubblico con la miglior performance energetica del Cantone.

Progettato dagli architetti Lukas Meyer, Ira Piattini e Francesco Fallavollita, la nuova sede amministrativa dell’Azienda Elettrica Ticinese appare impenetrabile o trasparente, semplicemente combaciando il punto di vista.
Il nucleo dell’edificio è infatti arretrato rispetto alla facciata modulare a griglia in calcestruzzo.

Quello che dall’esterno un sorprendente effetto ottico, all’interno si traduce in comfort visivo: gli uffici sono infatti inondati di luce naturale per lo più indiretta.

Il sito è lambito dal fiume Ticino e, tra l’edificio esistente e quello nuovo, stato creato uno specchio d’acqua. La struttura sotterranea è stata perciò realizzata con il sistema Vasca Drytech: una costruzione impermeabile di 1’190 m², che ospita i locali tecnici, gli spogliatoi, i depositi e l’archivio generale AET.

Committente:
Azienda Elettrica Ticinese

Progetto: AArch. Lukas Meyer e Ira Piattini, Lugano + Fallavollita, Como

Struttura: Tajana & Partner Ingegneria SA, Bellinzona / Spadea e Bondini, Lugano

Costruzione:
Bossi e Bersani SA, Bellinzona 

 Vasca Drytech: 1’190 m²

LAC, Lugano Arte e Cultura

Opera dell’architetto ticinese Ivano Gianola, il progetto prevede la realizzazione di una parte pubblica – che ospita il nuovo Centro Culturale cittadino, con teatro, sala concerti, museo d’arte, parcheggio sotterraneo – e di una parte privata dedicata ad appartamenti e uffici.

Il complesso integra la facciata dello storico Hotel Palace e si sviluppa intorno a una grande piazza che potrà a sua volta ospitare spettacoli ed esibizioni.

La città si dota inoltre di 10.000 m² di aree pedonali e di un parco, che si sviluppa alle spalle dell’edificio.

Drytech ha progettato e realizzato l’impermeabilizzazione delle strutture sotterranee di entrambi i corpi, per un totale di 19.800 m² di Vasca Drytech, costruiti al di sotto del livello del lago.

Committente: Città di Lugano

Progetto: Architetto Ivano Gianola, Mendrisio

Struttura: Studio Ing. Sciarini, Vira Gambarogno

Costruzione: Cosma Swiss SA, Lugano

Foto: Studio Pagi, Lugano

Vasca Drytech: 19’800 m²

Casa Riga, Comano

Progettare la casa per una famiglia di agricoltori e l’agriturismo per i loro ospiti all’interno di un’azienda agricola, senza interrompere la preziosa continuità di un paesaggio alpino fatto di frutteti e prati in pendio.

Richiesta ambiziosa, alla quale lo Studio Stefania Saracino e Franco Tagliabue Architetti ha dato una risposta radicale, incastonando la Casa Riga direttamente nella montagna alle porte di Comano Terme, in Trentino.

Le strutture a contatto con il terreno, platea e muri controterra, sono state realizzate con il Sistema Vasca Drytech.

Progetto: Saracino Tagliabue Architetti, Bolzano/Como

Struttura: Ing. Giovanni Periotto, Trento

Costruzione: Damiani-Holz&Ko, Bressanone

Energia: Energytech, Bolzano

Foto: Davide Cornacchini, Venezia

Vasca Drytech: 725 m²

Nuvola Lavazza, Torino

La Nuvola Lavazza progettata da Cino Zucchi Architetti e gli edifici storici recuperati dallo stesso Cino Zucchi insieme a Picco Architetti, sono un esempio di architettura che dialoga con il quartiere, con il tempo e con l’ambiente. 

L’area interessata dall’intervento ha ospitato nel tempo le attività della Società Elettrica Alta Italia, della Sip e infine dell’Enel. 

Un sito produttivo storico circondato da un muro di cinta.

Il grande isolato è stato aperto e trasformato in una piazza pedonale sulla quale si affacciano tutti gli spazi, sia di nuova costruzione – il nuovo centro direzionale Lavazza -, sia recuperati.

Un luogo che diventa parte integrante sia della viabilità, sia della vita del quartiere, con la grande piazza-giardino e i suoi locali e con il parcheggio pubblico sotterraneo.

L’ambiente ha contribuito a modellare l’altezza dell’edificio, che varia sui diversi lati dai sei ai due piani, a seconda dell’orientamento solare e degli edifici circostanti.

Le paraste e i marcapiani metallici formano una griglia esterna al piano delle vetrate che, a seconda delle stagioni e delle stesse ore del giorno, contribuisce a schermare o favorire la penetrazione dei raggi solari.

Il dialogo ininterrotto con l’ambiente prevede tetti ricoperti dal verde, giardini pensili inseriti tra gli uffici e un sofisticato sistema digitale che programma i parametri ambientali – come ad esempio temperatura e illuminazione – in relazione ai tempi e alle modalità con cui i diversi spazi vengono utilizzati, così da massimizzare comfort abitativo ed efficienza energetica.

Proprietà: Lavazza, Torino

Progetto:
Cino Zucchi Architetti, Milano
Picco Architetti, Torino

Struttura: Ing Giorgio Piccarreta – AI Engineering, Torino

Costruzione: Colombo Costruzioni, Lecco

Vasca Drytech: 12’590 m2