Crescent Branca, Melide

Esistono due soli modi per costruire una struttura impermeabile direttamente in acqua: o la classica vasca doppia, o la vasca singola del Sistema Vasca Drytech.

Sono stati realizzati con questo sistema i sotterranei della Residenza Villa Branca di Melide, sulla riva del Ceresio. Un lussuoso crescent composto di 16 appartamenti e 5 penthouse, con terrazze, giardini pensili, vasche idromassaggio e parcheggio al di sotto le livello del lago.

Oltre a consentire la posa subacquea, la Vasca Drytech ha garantito il rispetto delle volumetrie interne previste a progetto, essendo una struttura singola in calcestruzzo impermeabile.

L’Engineering Drytech ha definito la ricetta del calcestruzzo impermeabile subacqueo. A maturazione del getto,  i dettagli costruttivi sono stati impermeabilizzati con l’iniezione di Resina DRYflex, efficace malgrado la presenza di acqua all’esterno delle nuove vasche.

Committente: Chiancianesi & Longoni, Pregassona

Progetto: Archiconsult SA, Lugano per conto di Marco Chiancianesi e Daniele Longoni con la supervisione architettonica di Source Project Manager SA

Struttura: Ing. Alessio Casanova, Pazzallo

Impresa: PromEng SA, Lugano Besso

Vasca Drytech: 2’900 m²

Cisterne impermeabili prefabbricate, Loano

Le cisterne per il carburante della stazione di servizio del nuovo porto turistico di Loano sono state realizzate a terra dall’impresa PB Lavori Marittimi Srl di Ancona con il Sistema Vasca Drytech.

La costruzione di vasche prefabbricate ha il vantaggio di una lavorazione più pratica e con uno standard qualitativo più elevato, dato che il getto in acqua produce spesso nidi di ghiaia, indipendentemente dalla perizia e dalla cura dei tecnici sommozzatori.

Dove il trasporto non costituisce un ostacolo, viene quindi preferita la vasca prefabbricata.

Le vasche sono state costruite sul molo della area cantieristica del nuovo porto di Loano e l’Engineering Drytech ha collaborato con lo strutturista già nella fase di progettazione, per gli aspetti legati all’impermeabilità e alle problematiche di trasporto delle vasche.

Realizzate in calcestruzzo impermeabile di classe esposizione XS2 (costruzioni sommerse in ambiente marino), le vasche sono state iniettate ancora a terra con resina acrilica DRYflex, che ha impermeabilizzato per pressione i giunti e le fessure di ritiro. Si è quindi proceduto al sollevamento e al varo per affondamento.

Le 4 vasche sono state quindi saldate con un getto di coronamento. Anche questo giunto, predisposto con il canale d’iniezione DRYset, è stato impermeabilizzato per tutto lo spessore con resina DRYflex.

Dopo lo svuotamento è stato quindi possibile eseguire il collaudo definitivo.

Il Sistema Drytech nel suo complesso, e la resina DRYflex in particolare, devono garantire l’impermeabilità da elementi aggressivi come l’acqua di mare.


Costruzione: PB Lavori Marittimi, Ancona

Impermeabilizzazione: Drytech Italia, Como

Ampliamento stabilimento Frigerio, Locarno

Passato e futuro hanno finalmente trovato un punto di contatto: il Nastro waterstop iniettabile DRYset per giunti di movimento.

L’aggiunta di un nuovo corpo allo stabile dell’azienda Frigerio di Locarno ha richiesto l’apertura di un passaggio tra l’edificio esistente e quello nuovo.
Il collegamento sotterraneo è stato reso impermeabile inserendo un nastro waterstop continuo nel giunto di movimento tra i due corpi.

Il Nastro Waterstop iniettabile DRYset aggiunge alla funzione di barriera meccanica dei nastri tradizionali la possibilità di manutenere il giunto nel tempo, con eventuali re-iniezioni di resina espansiva DRYflex.

Il profilo del Nastro Waterstop DRYset infatti dotato di due condotti microforati, attraverso i quali possibile iniettare e e re-iniettare la resina impermeabilizzante.

Il Nastro è stato preparato presso il laboratorio Drytech e sottoposto ai test di tenuta delle giunzioni, prima della posa in opera.

L’accessibilità al nastro per eventuali interventi di manutenzione del giunto è garantita da cannule accessibili dall’intradosso della costruzione.

Committente: Poncini Holding SA, Locarno

Progetto: 3G Architetti SA, Tenero

Struttura: Studio d’ingegneria Anastasi, Locarno

Impresa: Gamboni e Salmina SA, Gordola

Parcheggio Sant’Ambrogio, Milano

In piazza Sant’Ambrogio, a Milano, l’impresa Borio Mangiarotti S.p.A. ha realizzato un parcheggio sotterraneo di cinque piani.

Drytech ha progettato un sistema di impermeabilizzazione del diaframma, basato su Nastri Waterstop Iniettabili.

Rendendo impermeabile direttamente il diaframma non è stato necessario realizzare la parete di rifodera, aumentando così sia il volume interno fino a rispettare i limiti di legge, sia la superficie, ovvero i parcheggi disponibili.

Il Nastro Waterstop Iniettabile per i giunti tra i setti dei diaframmi è un brevetto Drytech che rende possibile la manutenzione del giunto con iniezioni ex-post di resina, eseguite a fronte di eventuali infiltrazioni.

Il nastro Drytech viene posato con una speciale palancola che funge da cassero del setto del diaframma. Il diaframma del parcheggio che fiancheggia la basilica meneghina scende a 22,70 metri di profondità e la posa di una palancola di queste dimensioni ha richiesto una cura particolare da parte dei tecnici dell’impresa, per garantire il perfetto allineamento dei giunti.

A getto ultimato, la palancola viene estratta, dotata di un nuovo nastro e riposizionata per il getto del setto successivo.

La re-iniettibilità della Resina DRYflex garantisce la possibilità di fare manutenzione al diaframma in qualsiasi momento, intervenendo dall’interno della struttura, senza sbancamenti o demolizioni e, soprattutto, senza dover chiudere il parcheggio.

Committente: Comune di Milano

Struttura: Ingegner Domenico Insigna, Milano

Impresa: Borio Mangiarotti SpA, Milano

Vasca Drytech
Diaframma: 5.600 m², h 22.70 m
Platea: 3.300 m²

Sottopasso ferroviario Trenord, Saronno

Come aprire una strada senza chiuderne un’altra? Il percorso di un nuovo tratto delle ferrovie Trenord interseca la linea Milano Varese all’altezza di Saronno Sud.

Il sottopasso che permette l’incrocio stato realizzato in soli 6 giorni e senza interrompere il traffico ferroviario della linea soprastante.

È stata adottata la tecnica top down o berlinese. Prima di tutto sono stati impiantati nel terreno dei micropali per formare le paratie delle due spalle del sottopasso. È stato rimosso un tratto di  binario, convogliando il traffico sull’altro.

Quindi si proceduto allo scavo e al getto della soletta in calcestruzzo impermeabile Drytech, in appoggio alle paratie e predisposta con gli elementi per il controllo della fessurazione DRYset. Tutta l’operazione si svolta in soli tre giorni, al termine dei quali stato ripristinato il binario.

La procedura è stata dunque ripetuta sull’altro binario. Dopo altri tre giorni la linea tornata a pieno regime, con entrambi i binari aperti.
Si è quindi proceduto allo scavo sotto la soletta, al getto della platea del piano binari del sottopasso e infine al getto a rifodera, direttamente contro i micropali.

A maturazione del calcestruzzo, giunti, forometrie e fessure programmate sono state iniettate con la Resina DRYflex che, espandendosi, le ha sigillate per pressione.

L’Engineering Drytech ha fornito una consulenza per gli aspetti inerenti l’impermeabilizzazione, collaborando con lo strutturista già nella fase di progettazione del sottopasso.

Proprietà: Ferrovie Trenord, Milano

Struttura: Studio I.R. Ingegneri Riuniti – Ing. Giuseppe Barbagallo, Catania

Construzione: SALCEF Spa, Roma

Vasca Drytech: 1.800 m²

Hotel Hilton, Como

Hilton Lake è la più grande struttura alberghiera presente sul lago di Como.

Inaugurato nel 2018, ha 170 camere, due ristoranti, una spa con piscina coperta, un centro fitness d’avanguardia aperto 24 ore su 24 e un’area congressuale articolata in 6 spazi modulabili e una capacità totale di 300 posti.

Sull’elegante rooftop all’ultimo piano dell’edificio gli ospiti possono godersi la vista mozzafiato del lago direttamente da una infinity pool – realizzata da Drytech in un’unica struttura in calcestruzzo impermeabile -, dall’adiacente lounge bar con terrazza affacciata sul golfo cittadino o, sul lato opposto, dal solarium con idromassaggio.

Il progetto degli architetti Dario Pietro Cazzaniga e Monica Limonta è partito dalla riqualificazione e ristrutturazione di due edifici esistenti: una ex-tessitura in mattoni, che ospita l’ingresso, la reception e il lounge bar Taffeta, e un corpo retrostante che è stato completamente ridisegnato sulle grandi finestre a tutta altezza delle camere.

I due corpi principali sono collegati da una moderna struttura vetrata che ospita la lobby e reinterpreta la tradizione lacustre delle serre e dei giardini d’inverno.

Tutta la struttura, incluse le 21 suite, è stata arredata dagli architetti Cazzaniga e Limonta. Un approccio globale che si riflette nell’elegante unità architettonica e funzionale del progetto e che colloca la struttura al vertice dell’hôtellerie del Lago di Como.

Proprietà: VICO SpA, Como

Progetto: AArch. Dario Pietro Cazzaniga e Monica Limonta

Struttura: Ing. Filippo Valaperta – FV Progetti

Costruzione: Nessi & Majocchi SpA, Como

Vasca Drytech: 120 m²

Torre piezometrica Vetropack, Corsico

Drytech ha risanato la torre piezometrica dell’impianto Vetropack di Corsico con iniezioni di resina impermeabilizzante effettuate dall’esterno, senza dover svuotare la botte.

La riserva idrica antincendio è stata così garantita agli impianti industriali a ciclo continuo e l’azienda non ha dovuto noleggiare un’autocisterna per i vigili del fuoco.

Con il sistema Drytech non è più necessario calarsi nelle botti, con tutte le relative implicazioni logistiche e di sicurezza.

Per l’intervento i tecnici Drytech hanno sfruttato un ponteggio già allestito da un’impresa per interventi di ripristino della superficie esterna della torre.

Normalmente il Sistema di Risanamento Drytech consente il pratico utilizzo di piattaforme aeree, con un conseguente risparmio sui costi e i tempi di allestimento dell’impalcatura.

Committente: Vetropack, Corsico

Risanamento: Drytech Italia, Como

Casa Trevisani, Cureglia

Dove abitano gli architetti? Com’è fatta la casa di chi disegna case? La risposta dell’architetto Stefania Trevisani Mahler sorge in una parcella pianeggiante, sulla quale sono stati edificati due volumi tra loro indipendenti: l’uno dedicato all’abitazione e l’altro adibito a studio del fotografo Sandro Mahler.

Le scelte costruttive hanno prediletto una struttura lignea prefabbricata ad alto potenziale isolante per tutte le pareti perimetrali dei volumi affioranti dalla quota del giardino.

Per quanto riguarda i piani interrati si invece optato per il Sistema Vasca Drytech in calcestruzzo impermeabile, a causa della forte presenza di acqua nel sottosuolo.

Progetto: Arch. Trevisani Mahler, Cureglia

Struttura: Ingg. Giani e Prada, Lugano

Costruzione: Impresa Taddei SA, Viganello

Vasca Drytech: 400 m²

Residenza Ginetta, Morbio Inferiore

Le ampie terrazze panoramiche della Residenza Ginetta di Morbio Inferiore sono ruotate rispetto al fronte della facciata est. L’angolo di esposizione solare risulta così aumentato. L’orientamento dell’edificio è una componente architettonica definita proprio in funzione del controllo della luce naturale.

Il progetto dell’Architetto e Urbanista Carlo Rizzi di Morbio, prevede 20 alloggi di varie metrature, distribuiti in tre blocchi indipendenti, organizzati in quattro livelli più un interrato per garage, cantine e locali di servizio.

Alle linee spezzate della facciata principale, fa da controcanto l’essenzialità della facciata nord ovest, percorsa dai lievi cambi di livello dei tre edifici, che seguono il naturale declivio del terreno.

Da questo lato si accede tramite una rampa all’ampio livello sotterraneo, realizzato con la struttura impermeabile Vasca Drytech, così come la suggestiva piscina a sfioro incastonata nel grande prato della proprietà.

Progetto: Architetto Carlo Rizzi, Morbio Inferiore

Direzione lavori: Architetto Alessandro Caffi Bregola, Morbio Inferiore

Struttura: Chiesa & Partners, Chiasso

Costruzione: Consorzio d’imprese Medici, Morbio Inferiore / Barella, Chiasso

Vasca Drytech: 1’900 m2

Casa Poiana, Ruvigliana

L’architettura di Villa Poiana incornicia diversi scorci del panorama offerto da questo angolo del Ceresio, trasformandoli in altrettante spettacolari viste.

In particolare con le travature in cemento faccia a vista che definiscono i patii al primo e al secondo livello della villa.

L’edificio disegnato dall’Architetto Mischa Groh è composto da due corpi sovrapposti, ruotati di 30 gradi l’uno rispetto all’altro.

Le solette sono collegate tra loro alternativamente sul lato destro e sinistro, disegnando la facciata come una schematica Z.

Le grandi finestre à jour sono arretrate rispetto al fronte della facciata. Oltre a garantire la confortevole ombra agli interni nelle ore zenitali, questa soluzione esalta il potente disegno della villa attraverso il contrasto tra chiari e scuri.

La facciata è in calcestruzzo faccia a vista, realizzata con casseri composti da assi strette che ne increspano la superficie producendo un caldo effetto materico.

Il tetto del corpo inferiore è la base del prato della villa superiore, nel quale è immersa la scenografica piscina pensile realizzata con la Vasca Drytech.

Per le strutture delle piscine a contatto con il cloro o l’acqua salata, Drytech ha messo a punto una ricetta di calcestruzzo specifica che resiste agli agenti aggressivi.

La struttura di Villa Poiana segue il pendio in cui è incastonata, per cui tutte le pareti dei cavedi sul lato della roccia sono state realizzate con il Calcestruzzo Impermeabile Drytech e con l’impermeabilizzazione dei dettagli con risvolti Drycoat, il manto impermeabile elastico e continuo che aderisce e si adatta alla struttura come una seconda pelle.

Progetto: Architetto Misha Groh, Melide

Struttura: Ing. De Bernardis, Massagno

Costruzione: Garzoni, Lugano

Foto: Sabrina Montiglia, Lugano

Vasca Drytech: 1’310 m2