Impermeabilizzazione podio parzialmente interrato

Un dettaglio architettonico che allude ai merli delle antiche mura cittadine e spezza la composta monumentalità dell'edificio.

L’impermeabilizzazione del podio parzialmente interrato della scuola di Torricella-Taverne è  realizzata con una Vasca Drytech.

La realizzazione della Scuola dell’infanzia di Torricella-Taverne si inserisce nella riorganizzazione complessiva di un comparto in cui è prevista la realizzazione di diverse opere pubbliche, scolastiche e sportive.

Lo studio Celoria Architects ha tradotto in una risorsa il vincolo rappresentato da un muro esistente, che lambendo i singoli elementi presenti nell’area ne definisce i rapporti reciproci. Il muro è diventato infatti il soggetto principale dell’intervento, costituendo il basamento dell’edificio e la sede del camminamento pedonale che conduce alla scuola e si collega ai campi sportivi tramite una rampa.

Il podio è interrato per i tre lati rimanenti e ospita i locali tecnici e di servizio in una struttura impermeabile Vasca Drytech.

L’organizzazione planimetrica dell’edificio interpreta le indicazioni funzionali relative all’edilizia scolastica, con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi di circolazione, riducendo al minimo la distribuzione ed eliminando i corridoi.

La composizione astratta del volume viene tuttavia addolcita dall’introduzione di alcuni elementi in qualche modo estranei a tale composta monumentalità, che alludono ad antichi bastioni caratterizzandone l’espressione formale.

Anche se il tocco di tenerezza definitivo alla Scuola dell’infanzia di Taverne-Torricella lo dà la fila di piccoli monopattini colorati parcheggiati sotto il loggiato.

Progetto: Celoria Architects, Balerna

Struttura: Brenni engineering SA, Mendrisio

Costruzione: CSC SA, Lugano

Impermeabilizzazione cunicolo sotterraneo

Cunicolo AIL Agno-Bioggio

Impermeabilizzazione con la struttura Vasca Drytech di un cunicolo sotterraneo che costeggia un fiume e in un punto passa al di sotto del letto di un affluente.

Il Cunicolo AIL Agno-Bioggio per impianti dell’alta tensione costeggia per 4 km il fiume Vedeggio e, in un tratto centrale, è lambito anche dal canale Prati Maggiori.

Proprio in questo punto il percorso della struttura incrocia il canale di scarico del Riale Roncaccio. Per superarlo, il cunicolo si immerge ulteriormente al di sotto dell’alveo fino a – 5 metri dal piano campagna.

Per la posizione particolarmente delicata ed esposta a molteplici pressioni idriche, questo tratto del cunicolo è stato realizzato con una Vasca Drytech totale: ovvero platea, pareti e soletta.

La struttura in Vasca Drytech del Cunicolo AIL Agno-Bioggio ha uno spessore tra i 30 e i 40 cm e i giunti sono stati impermeabilizzati con iniezioni di Resina espandente DRYflex.

Sigillando l’intero spessore del giunto, la resina protegge anche i ferri d’armatura, perché mantiene l’acqua completamente all’esterno del calcestruzzo.

A fronte di eventuali infiltrazioni, il sistema prevede una manutenzione pratica e facilmente gestibile dall’interno della struttura, senza interruzioni del servizio.

La reale possibilità di fare manutenzione concorre alla principale qualità di un’impermeabilizzazione: che è impedire all’acqua di entrare per l’intera vita dell’opera, cioè per 50 – 100 anni nel caso di strutture del genio civile, come prescritto da SIA 272.

Struttura: Ingegneria Comal, Lugano

Costruzione: Implenia, Bioggio

Impermeabilizzazione delle piscine

Piscina lunghissima

L’impermeabilizzazione Vasca Drytech garantisce agli architetti una grande libertà espressiva, in particolare nella progettazione delle piscine.

Come nel caso di questa piscina in calcestruzzo impermeabile Drytech faccia a vista, lunghissima all’andata e breve al ritorno.

È l’effetto prospettico ideato dagli architetti Mikail Akbas e Massimo Carmellini, che firmano anche la villa sulle alture di Chiasso.

Vista dal lato del trampolino la vasca appare lunghissima e lo specchio d’acqua è protagonista assoluto.

Viceversa, dal lato opposto sono la villa e l’ampio prato a connotare lo spazio, e la piscina – che prima sembrava lunga quanto il portico – si ritrae nel verde.

Il lato est a sfioro e il degradare del prato producono un altro sorprendente effetto, con gli alberi della siepe che sembrano sorgere direttamente dall’acqua.

La piscina faccia a vista è stata realizzata in una struttura in calcestruzzo impermeabile Drytech e impermeabilizzata, a costruzione conclusa, con iniezioni di resina espandente che hanno sigillato i giunti, le fessure di ritiro e i numerosi attraversamenti, come le bocchette di afflusso, gli scarichi e le lampade immerse.

Progetto: Architetti Mikail Akbas, Chiasso and Massimo Carmellini, Balerna.

Costruzione: Garzoni, Lugano

Impermeabilizzazione centrale idroelettrica

La nuova centrale idroelettrica di Casale Monferrato

Impermeabilizzazione di una centrale idroelettrica costruita sulla sponda del Po con la struttura a tenuta stagna Vasca Drytech.

Costruire per l’acqua a volte può significare dover costruire anche sott’acqua. La nuova centrale idroelettrica di Casale Monferrato è stata edificata al di sotto della sponda sinistra del Po, e il fiume ha anche allagato completamente il cantiere nel corso dei 18 mesi in cui è stata realizzata l’opera.

Le naturali esondazioni nell’area golenale in cui è stato aperto il cantiere non hanno rappresentato un problema per la Vasca Drytech, perché le caratteristiche costruttive e i materiali del sistema non sono alterabili dalla presenza dell’acqua, nemmeno durante l’edificazione.

La stessa resina DRYflex, che viene iniettata nei dettagli costruttivi per sigillarli, è efficace in presenza d’acqua, anche in pressione. 

Realizzato dalla Allara SpA di Casale Monferrato, l’impianto è costituito da una traversa mobile di sbarramento in alveo, un’opera di presa a monte della traversa da cui inizia il canale di derivazione che convoglia le acque all’edificio centrale che ospita i gruppi di produzione dell’energia e, a valle di questo, il canale di restituzione in alveo. Completano l’opera due scale di risalita – una per sponda – per l’ittiofauna e la rampa per il passaggio delle canoe.

La traversa di sbarramento mobile, costituita da una struttura tubolare in tessuto gommato gonfiabile ad acqua, garantisce la derivazione della portata d’acqua all’opera di presa laterale della sponda sinistra. 

Quando il livello idrico a monte raggiunge la quota massima autorizzata, la traversa si deprime sotto la pressione dell’acqua che la sormonta, evitano l’esondazione. 

Con i suoi 200 metri di sviluppo longitudinale è lo sbarramento flessibile più grande al mondo realizzato con questa tecnologia. 

La centrale di produzione ospita quattro turbine che generano una potenza media di circa 3000 kW, per una produzione annua di 21 GWh.

L’accesso al locale turbine è garantito da un tunnel sotterraneo collegato a una botola d’ingresso. Anche il tunnel è una Vasca Drytech completa (platea, pareti e soletta impermeabili), collegata al corpo principale da un giunto di movimento che è stato impermeabilizzato con il Nastro Waterstop iniettabile DRYset.

Proprietà: Idropadana, Torino

Direzione tecnica: STA Engineering, Pinerolo

Struttura: Ing. Gianluca Odetto – SERTECH, Loranzè

Costruzione: Allara SpA, Casale Monferrato

Vasca Drytech: 1’200 m2

Impermeabilizzazione del garage sotterraneo

La palazzina progettata da Gieffe Studio ha la facciata rivolta a nord completamente finestrata.

Impermeabilizzazione del garage sotterraneo di una bella palazzina, con la facciata nord completamente finestrata.
Le regole sono fatte (anche) per essere infrante.

La scelta del progetto di Gieffe Studio è dettata dalla forma del sedime e resa possibile dalle prestazioni dei moderni sistemi e materiali di isolamento termico.

La villa trifamiliare è incastonata in un terreno inclinato esposto a nord-ovest, con una vista a 270° sulla valle del Cassarate, che spazia dai Denti della Vecchia al Lago di Lugano.

Gieffe Studio ha dunque disegnato per le zone giorno delle pareti finestra ultra panoramiche, rientrate e ri-orientate rispetto al fronte dell’edificio, garantendo così agli interni l’illuminazione naturale e una corretta protezione solare in tutte le stagioni e privilegiando la vista delle montagne sulla facciata nord e del lago su quella ovest.

A livello della strada si apre l’autorimessa, collegata ai piani da un ascensore interno, e realizzata con una Vasca Drytech di 700 m2.  L’entrata padronale è invece collocata sul lato sud, all’altezza del terzo piano.

Il disegno razionalista è reso organico dal caldo rivestimento in pietra travertino e dal cangiante riflesso dei monti e del cielo che si proietta sulle grandi finestre e sulle eleganti ringhiere vetrate.

Il taglio e i differenti toni delle pietre alleggeriscono la grande parete continua lato montagna, inserendo armonicamente il volume nel dolce declivio del terreno.

Progetto: Gieffe Studio, Lugano

Struttura: Ing. Lucini Cesare, Paradiso

Costruzione: Gtl, Gravesano

Vasca Drytech: 700 m2

Impermeabilizzazione del garage seminterrato

Il Municipio di Bioggio ristrutturato dagli Architetti Bronner e Bruno.

Impermeabilizzazione del garage seminterrato della struttura brutalista in calcestruzzo rosso che rende contemporanea la storica sede del municipio di Bioggio.

Opera degli Architetti Lorenzo Bronner e Luciana Bruno, l’intervento ha aggiunto un’ampia scala esterna alla facciata orientale, incorporata in una sottile cornice in cemento armato che riprende il rosso veneziano del palazzo ottocentesco.

Una saldatura perfetta tra passato e presente, ribadita e insieme modernizzata dalle profonde cornici che definiscono i vani delle finestre. Il modulo costante delle aperture sulle facciate del corpo originale, diventa asimmetrico e intermittente sulla nuova facciata, eppure riconoscibile nella griglia accennata dalle saltuarie aperture.

I nitidi marcapiano del corpo originale si collegano alle cornici delle pareti vetrate che inglobano la nuova scala esterna, stabilendo un’ulteriore connessione tra gli stilemi delle due architetture.

In continuità con la parete in calcestruzzo gli architetti Bronner e Bruno hanno disegnato un podio nel quale trova posto l’ampio garage seminterrato per i mezzi della polizia. La soletta del podio è ricoperta da un ampio manto erboso che dialoga con la facciata brutalista.

Due scalinate esterne nello stesso colore della struttura consentono l’accesso al livello d’ingresso. Le pedane dei gradini sono state impermeabilizzate con il manto Drycoat che, grazie alla flessibilità della colorazione al quarzo, ha reso le scalinate perfettamente in tono e integrate con il resto dell’intervento.

Progetto: Bronner+Bruno Architetti, Bioggio

Struttura: Studio d’Ingegneria. Reali Guscetti, Quinto

Costruzione: Taddei, Viganello

Vasca Drytech: 600 m2

Impermeabilizzazione del piano interrato

Un edificio che produce ambiente. Lo Scudo di Stabio dell’Architetto Giuseppe Rossi è certificato Minergie-P-ECO

Impermeabilizzazione del piano interrato in calcestruzzo riciclato di un edificio che produce ambiente a Stabio.

Lo Scudo è la nuova frontiera dell’edilizia, che estende il concetto di sostenibilità alla rigenerazione della biodiversità, stabilendo una connessione attiva e osmotica con il contesto.

Lo Scudo di Stabio dell’Architetto Giuseppe Rossi è certificato Minergie-P-ECO ed è il primo edificio residenziale in Ticino realizzato secondo lo Standard Costruzione Sostenibile Svizzera (SNBS 2.0 EDIFICIO – certificato ORO). Per le scelte innovative che lo caratterizzano, è stato selezionato tra i finalisti degli Active House Awards 2022 in Olanda.

Una sostenibilità che inizia dalla compattezza volumetrica della struttura, funzionale all’efficienza energetica dell’edificio. La costruzione è composta da due impianti. Il primo, in cemento armato riciclato, riguarda il seminterrato, il piano terra e il volume centrale di distribuzione.

L’altro è costituito dai due macro-volumi in legno, dedicati agli appartamenti distribuiti su due piani. Sulla suggestiva copertura in sughero sono incastonate delle tessere vitro-fotovoltaiche: un sistema di produzione di energia rinnovabile che unisce funzionalità e design e rende il palazzo autosufficiente.

Il progetto ha coinvolto anche gli spazi esterni, piantumati con siepi autoctone che attraggono l’avifauna con bacche e ghiande.

La vocazione al dialogo con il contesto si esprime anche attraverso la promozione della mobilità condivisa e green, grazie alla disponibilità di biciclette elettriche e parcheggi con colonnine di ricarica per auto.

General contractor: Luca Bolzani, Mendrisio

Progetto: Arch. Giuseppe Rossi, Mendrisio

Struttura: Ing. Roberto Mondada, Balerna

Costruzione: Garzoni, Lugano

Vasca Drytech: 260 m2

Impermeabilizzazione piscine e vasche idromassaggio

La facciata liberty del Grand Hôtel des Iles Borromées

L’impermeabilizzazione delle nuove piscine interne, esterne e delle vasche idromassaggio della SPA dell’Hôtel des Iles Borromeés, scrive un nuovo capitolo nell’affascinante storia di questo prestigioso albergo.

Nel settembre del 1918 un soldato americano di 19 anni viene ferito al fronte e trascorre la convalescenza a Stresa. Quel ragazzo si chiama Ernest Hemingway e, affascinato della bellezza del Lago Maggiore, vi ambienterà parte del suo romanzo “Addio alle armi” – A Farewell to Arms, 1929 -, rendendo il Grand Hôtel des Iles Borromées celebre in tutto il mondo.

È solo uno dei tanti incroci con la storia che hanno costruito la leggenda del grande albergo, inaugurato nel 1863.

Con l’apertura del tunnel ferroviario del Sempione, Stresa diventa una meta privilegiata del turismo d’élite europeo e, nel 1919, viene inserita nel sesto percorso dell’Orient Express: quello che da Londra raggiunge Istanbul attraverso l’Italia, via Milano, Venezia e Trieste.

Ben presto il Simplon Orient Express diventa il tragitto di maggior successo e scendere al Des Iles regala ai facoltosi viaggiatori il primo suggestivo impatto con il Bel Paese.

In oltre un secolo e mezzo di storia l’Hôtel des Iles Borromeés ha saputo adeguare il concetto di eleganza all’evoluzione dei tempi e dei gusti, senza snaturare il suo inimitabile stile liberty.

Nel 2022 è stata inaugurata la nuova Spa, con percorsi benessere, saune, bagno turco, stanze del sale, oltre alle piscine interne ed esterne e alle vasche idromassaggio, tutte realizzate con l’impermeabilizzazione integrale Vasca Drytech.

La velocità di costruzione del sistema Drytech ha permesso all’Impresa Bellani di Arona di stralciare le attività di impermeabilizzazione dal calendario lavori, consegnando la nuova struttura in tempo per l’apertura della grande saison.

L’Engineering Drytech ha inoltre progettato la soluzione per un dettaglio strutturale sensibile come il passaggio tra la piscina interna e quella esterna, soggetto a importanti variazioni di temperatura a seconda della stagione.

Progetto: Architetto Statilio Ubiali, Verdellino

Struttura: Ing. Marco Danioni, Dormelletto / Ing. Carlo Sammartini, Cassano Magnago

Collaudo: Architetto Alberto Marzaro, Mercallo

Costruzione: Bellani, Arona

Vasca Drytech: 2’850 m2

Impermeabilizzazione garage e piscine

Residenze Ra Curta di A++

Impermeabilizzazione dei garage e delle piscine di un complesso di ville terrazzate, che seguono la conformazione del terreno.

Gli elementi architettonici emergenti delle residenze Ra Curta seguono gli elementi morfologici naturali del lotto, così che il progetto è fortemente radicato e in equilibrio con il contesto. La traslazione dei blocchi a valle e le diverse altezze si adagiano armoniosamente sul terreno naturale, garantendo la massima privacy e canali visivi al lago.

I 4 blocchi che si specchiano, accentuando simmetrie e proporzioni, sono attraversati da due scalinate che diventano collegamenti urbani tra le vie di Montagnola.

Grandi terrazze emergono dal terreno come lame orizzontali, i cui bordi sono realizzati con materiali diversi che formano telai sospesi e leggere gronde.

Particolare attenzione è stata riservata alla luminosità degli ambienti, mantenendo comunque un elevato livello di privacy.

Drytech ha realizzato sia le piscine pensili, sia le strutture impermeabili interrate, compreso il lungo ed elegante corsello di accesso ai garage privati delle proprietà.

Promotore: Tognola Group, Lugano

General contractor:  Abacho, Lugano

Progetto: A++, Lugano

Struttura: Studio d’Ingegneria Casanova, Pazzallo

Costruzione: GTL, Gravesano

Vasca Drytech: 4’200 m2

Impermeabilizzazione dei due piani interrati

La griglia superficiale dell'ospedale regionale di Mndrisio rende unitaria la diversa ripartizione degli spazi

Drytech ha realizzato l’impermeabilizzazione dei due piani interrati dell’ospedale regionale di Mendrisio, destinati a laboratori, ambulatori e sale operatorie e all’ampliamento del garage sotterraneo.

L’Ospedale Beata Vergine si trova in un’area al margine del nucleo storico, caratterizzata dalla presenza di edificazioni circondate da maestosi giardini.

Il posizionamento dell’ampliamento dell’ospedale vuole in primo luogo rafforzare questo insieme attraverso la definizione di uno spazio pubblico: un parco urbano in grado di offrire una qualità spaziale agli edifici che si attestano su questo luogo.

Le principali scelte architettoniche della nuova ala, quali il pianterreno porticato e il disegno della facciata, derivano in gran parte dalla particolare condizione di un edificio ospedaliero attorniato da uno spazio pubblico. 

I locali semi interrati, quelli interrati e l’ampliamento dell’autorimessa con 127 posteggi ricavato sotto la nuova piazza sono stati realizzati con il sistema Vasca Drytech.

La facciata cerca un’adeguata risposta alla situazione pubblica dell’edificio, permettendo una vista aperta verso l’esterno ma al contempo una chiusura e un’opportuna discrezione per chi guarda da fuori.

Attraverso la torsione di profili in alluminio standard, si conferisce all’edificio una precisa identità. Questa griglia superficiale rende unitaria la diversa ripartizione degli spazi.

Progetto: Gaggini Studio D’Architettura, Lugano

Struttura: Pianifica Ingegneri Consulenti, Locarno

Direzione lavori: Direzione Lavori, Lugano 

Costruzione: Impresa Barella, Chiasso

Vasca Drytech: 3’500 m2