Pozzipompa a doppia impermeabilità, Copenhagen

Drytech ha progettato uno speciale pozzo pompa impermeabile che consente alle imprese di realizzare i punti di pompaggio all’interno della platea.

Drytech ha progettato uno speciale pozzo pompa impermeabile che consente alle imprese di realizzare i punti di pompaggio all’interno della platea.

I pozzi vengono realizzati nell’officina di Bedano, in Svizzera, e spediti al cantiere, ovunque si trovi nel mondo, dove sono approntati dal tecnico Drytech.

È il caso del cantiere aperto direttamente nel Mare del Nord, in cui sono stati installati 36 pozzi pompa, in seguito sigillati e inglobati nella platea.

Una volta esaurita la propria funzione, il pozzo pompa Drytech viene impermeabilizzato sia esternamente, sia internamente.

A getto ultimato, il giunto tra il pozzo e la platea viene iniettato con resina espansiva DRYflex, che sigilla l’elemento per pressione avvolgendo per tutto lo spessore della platea.

Le eventuali venute d’acqua interne al pozzo sono invece rese inoffensive dal coperchio sigillato con guarnizioni sia sulla circonferenza del pozzo, sia su ciascuno dei bulloni di tenuta.

L’impiego del Sistema Drytech ha prodotto un risparmio di diverse settimane sui tempi previsti per la realizzazione dell’interrato impermeabile.

Lee Tunnel, London

Il Lee Tunnel è una delle due condotte che convogliano una media di 39 milioni di tonnellate all’anno di acque reflue, provenienti da 35 tubazioni fognarie, realizzate in epoca vittoriana come parte della rete che ancora serve Londra, dopo 150 anni.

Il Lee Tunnel è una delle due condotte che convogliano una media di 39 milioni di tonnellate all’anno di acque reflue, provenienti da 35 tubazioni fognarie, realizzate in epoca vittoriana come parte della rete che ancora serve Londra, dopo 150 anni.

I lavori sono iniziati nel settembre 2010 al depuratore di Beckton, con la costruzione del primo dei quattro pozzi da 80 metri, impermeabilizzati con la posa di canali DRYset nei giunti, poi sigillati con le iniezioni di resina DRYflex.

Attraverso il pozzo sono state quindi calate le sezioni della fresatrice lunga complessivamente 120 metri, che nel 2012 ha iniziato i lavori di scavo dei tunnel di collegamento, del diametro di 7 metri.

L’infrastruttura fa parte del piano strategico per migliorare e garantire la salubrità delle acque del Tamigi. Il sistema convoglia gli scarichi della più grande eccedenza fognaria di Londra alla Stazione di pompaggio di Mills Abbey a Stratford, che gestisce il 40 per cento degli scarichi totali.

Le quattro miglia di tunnel sono state realizzate al di sotto del Borough of Newham, da Abbey Mills a Beckton. Il nuovo tunnel contribuisce a evitare che più di 16 milioni di tonnellate di liquami mescolati con l’acqua piovana trabocchino ogni anno nel fiume Lee, captandole e trasferendole alle strutture di depurazione di Beckton, che sono a loro volta in via di ampliamento del 60 per cento per far fronte all’aumento dei volumi trattati.

Si tratta del tunnel più profondo mai realizzato a Londra. Ciò ha comportato un’attività di scavo in condizioni di elevate pressioni di falda, lungo quattro miglia di terreno straordinariamente abrasivo e senza condotte di sfogo laterali.

Proprietà: Thames Water Utilities, London

Struttura: Engineer Emmanuel Costes, London 

Impresa: Morgan Vinci Bachy JV, London 

Impermeabilizzazione: Drytech UK, London

Crescent Branca, Melide

Esistono due soli modi per costruire una struttura impermeabile direttamente in acqua: o la classica vasca doppia, o la vasca singola del Sistema Vasca Drytech.

Esistono due soli modi per costruire una struttura impermeabile direttamente in acqua: o la classica vasca doppia, o la vasca singola del Sistema Vasca Drytech.

Sono stati realizzati con questo sistema i sotterranei della Residenza Villa Branca di Melide, sulla riva del Ceresio. Un lussuoso crescent composto di 16 appartamenti e 5 penthouse, con terrazze, giardini pensili, vasche idromassaggio e parcheggio al di sotto le livello del lago.

Oltre a consentire la posa subacquea, la Vasca Drytech ha garantito il rispetto delle volumetrie interne previste a progetto, essendo una struttura singola in calcestruzzo impermeabile.

L’Engineering Drytech ha definito la ricetta del calcestruzzo impermeabile subacqueo. A maturazione del getto,  i dettagli costruttivi sono stati impermeabilizzati con l’iniezione di Resina DRYflex, efficace malgrado la presenza di acqua all’esterno delle nuove vasche.

Committente: Chiancianesi & Longoni, Pregassona

Progetto: Archiconsult SA, Lugano per conto di Marco Chiancianesi e Daniele Longoni con la supervisione architettonica di Source Project Manager SA

Struttura: Ing. Alessio Casanova, Pazzallo

Impresa: PromEng SA, Lugano Besso

Vasca Drytech: 2’900 m²

Cisterne impermeabili prefabbricate, Loano

Le cisterne per il carburante della stazione di servizio del nuovo porto turistico di Loano sono state realizzate a terra dall’impresa PB Lavori Marittimi Srl di Ancona con il Sistema Vasca Drytech.

Le cisterne per il carburante della stazione di servizio del nuovo porto turistico di Loano sono state realizzate a terra dall’impresa PB Lavori Marittimi Srl di Ancona con il Sistema Vasca Drytech.

La costruzione di vasche prefabbricate ha il vantaggio di una lavorazione più pratica e con uno standard qualitativo più elevato, dato che il getto in acqua produce spesso nidi di ghiaia, indipendentemente dalla perizia e dalla cura dei tecnici sommozzatori.

Dove il trasporto non costituisce un ostacolo, viene quindi preferita la vasca prefabbricata.

Le vasche sono state costruite sul molo della area cantieristica del nuovo porto di Loano e l’Engineering Drytech ha collaborato con lo strutturista già nella fase di progettazione, per gli aspetti legati all’impermeabilità e alle problematiche di trasporto delle vasche.

Realizzate in calcestruzzo impermeabile di classe esposizione XS2 (costruzioni sommerse in ambiente marino), le vasche sono state iniettate ancora a terra con resina acrilica DRYflex, che ha impermeabilizzato per pressione i giunti e le fessure di ritiro. Si è quindi proceduto al sollevamento e al varo per affondamento.

Le 4 vasche sono state quindi saldate con un getto di coronamento. Anche questo giunto, predisposto con il canale d’iniezione DRYset, è stato impermeabilizzato per tutto lo spessore con resina DRYflex.

Dopo lo svuotamento è stato quindi possibile eseguire il collaudo definitivo.

Il Sistema Drytech nel suo complesso, e la resina DRYflex in particolare, devono garantire l’impermeabilità da elementi aggressivi come l’acqua di mare.

Costruzione: PB Lavori Marittimi, Ancona

Impermeabilizzazione: Drytech Italia, Como

Sottopasso ferroviario Trenord, Saronno

Come aprire una strada senza chiuderne un’altra? Il percorso di un nuovo tratto delle ferrovie Trenord interseca la linea Milano Varese all’altezza di Saronno Sud.

Il sottopasso che permette l’incrocio stato realizzato in soli 6 giorni e senza interrompere il traffico ferroviario della linea soprastante.

È stata adottata la tecnica top down o berlinese. Prima di tutto sono stati impiantati nel terreno dei micropali per formare le paratie delle due spalle del sottopasso. È stato rimosso un tratto di  binario, convogliando il traffico sull’altro.

Quindi si proceduto allo scavo e al getto della soletta in calcestruzzo impermeabile Drytech, in appoggio alle paratie e predisposta con gli elementi per il controllo della fessurazione DRYset. Tutta l’operazione si svolta in soli tre giorni, al termine dei quali stato ripristinato il binario.

La procedura è stata dunque ripetuta sull’altro binario. Dopo altri tre giorni la linea tornata a pieno regime, con entrambi i binari aperti.
Si è quindi proceduto allo scavo sotto la soletta, al getto della platea del piano binari del sottopasso e infine al getto a rifodera, direttamente contro i micropali.

A maturazione del calcestruzzo, giunti, forometrie e fessure programmate sono state iniettate con la Resina DRYflex che, espandendosi, le ha sigillate per pressione.

L’Engineering Drytech ha fornito una consulenza per gli aspetti inerenti l’impermeabilizzazione, collaborando con lo strutturista già nella fase di progettazione del sottopasso.

Proprietà: Ferrovie Trenord, Milano

Struttura: Studio I.R. Ingegneri Riuniti – Ing. Giuseppe Barbagallo, Catania

Construzione: SALCEF Spa, Roma

Vasca Drytech: 1.800 m²

Ospedale Sant’Anna, Como

Il nuovo ospedale Sant’Anna di Como sorge su un’area di oltre 80.000 m² a sud della città lariana e a poche centinaia di metri dalla sede della Drytech Italia.

Il Policlinico comasco ha due piani sotterranei esposti a un battente di falda di 2 metri, che ospiteranno anche le sale operatorie.

L’impermeabilizzazione è stata realizzata con il Sistema Vasca Drytech che, tra l’altro, per caratteristiche costruttive e organizzazione ha garantito una sensibile riduzione di giornate nel bilancio complessivo del cantiere.

Le attività del Sistema Vasca Drytech, infatti, sono parallele alle altre del cantiere per cui, di fatto, la voce impermeabilizzazione è stata stralciata dal calendario lavori.

Per sostenere il peso della struttura, il sito del cantiere è stato consolidato con circa 4000 pali in cemento armato, di profondità variabile tra i 20 e i 30 metri.

I pali sono stati gettati in camicie conficcate nel terreno con microesplosioni.

Committente: Infrastrutture Lombarde

Progetto: Euro-Project

Struttura: Ing. Franco Mola, Milano

Costruzione: Consorzio S.AN.CO

Borgo alla Marina, Genova

La riconversione dell’area del porto industriale, a ovest dell’aeroporto di Genova, passa anche attraverso la realizzazione del complesso residenziale Borgo Alla Marina.

200 appartamenti di pregio, con relativi posti barca e box auto, affacciati su un nuovo porto turistico.

Sotto gli edifici e la piazza, a contatto diretto con l’acqua del mare, il parcheggio coperto per i residenti, è realizzato con il Sistema Vasca Drytech.

Progetto: Studio Gnudi, Genova

Contractor: Aurora Costruzioni, Milano

La Città sul Mare, Savona

Arriva dal mare un’ottima notizia per il cielo.

Il centro residenziale La Città sul Mare di Savona, infatti, si riscalda in inverno e si rinfresca in estate sfruttando la temperatura marina.

L’impianto è a emissioni zero e, utilizzando una risorsa rinnovabile e gratuita, dà una soluzione definitiva ai problemi dell’inquinamento atmosferico e dell’impennata dei costi delle fonti energetiche fossili.

I 120 appartamenti sono serviti da un impianto termico collegato a una presa a mare, realizzata sul molo in massi prospiciente il complesso.

Il principio base del sistema è la temperatura sostanzialmente costante dell’acqua marina (circa 18° in questo tratto di costa).

I tubi dell’impianto di riscaldamento e climatizzazione dal palazzo corrono sotto terra fino alla presa a mare, dove è situata la pompa di calore, che utilizza l’acqua marina come fonte o come dispersore del calore.

Il trasporto dell’energia termica avviene mediante la stessa acqua. Acqua che viene aspirata dal mare, portata fino allo scambiatore di calore e, quindi, rilasciata. 

Il sistema ha un bilancio energetico positivo: fornisce più energia (calore) di quella elettrica necessaria al suo funzionamento (il rapporto è di almeno 1 a 4 o superiore, fino a 1 a 6).

Oltre alla presa a mare, anche i due piani del parcheggio sotterraneo della Città del Mare sono realizzati con il Sistema di impermeabilizzazione Vasca Drytech, che è esposto a un battente di falda di 5 metri, come si può vedere dalla pressione del getto che fuoriesce dal pozzo pompa nella terza immagine.

Struttura: Technion ed Ellevi, Lecco

Costruzione: IMM, Milano